É' passato oltre un millennio da quando i Magiari , giovane popolo guerriero proveniente dall'Asia, si stabilirono nel bacino del Danubio, guidati dal leggendario principe Arpad. Altre personalitá staordinarie ne hanno segnato le vicende, come Stefano I, il santo, vero fondatore dello stato ungherese e suo primo re, e Mattia Corvino, eroe della resistenza all'invasione turca, sovrano sotto cui l'Ungheria conobbe un periodo di grande splendore e l'arte del Rinascimento italiano. Quando il Paese, sempre minacciato dagli Ottomani, che ne avevano dominato ampie zone dal 1440 sino alla fine del 1600, entró nell'orbita asburgica, il sentimento di indipendenza continuó a vivere. Politici come Lajós Kossuth e poeti come Sandor Petofi infiammarono il XIX secolo con l'ardore del loro sentimento patriottico. A duro prezzo l'Ungheria conquistó la libertá per poi passare, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, nella sfera d'influenza sovietica e, solo nel 1990, tornare essere una republica democratica. La storia, in armoniosa unione con il presente, si legge a Budapest, una delle cittá piú affascinanti e vivaci d'Europa, adagiata lungo il Danubio, ricca di testimonianze, risalenti giá all'epoca romana, e di opere d'arte, ma anche nelle altre sue antiche cittá, Estergom e Gyor, Eger e Sopron, e in superbe abbazie benedettine, quali Pannonhalma. Ad accrescere l'incanto del Paese, oltre alle ricche tradizioni folcloristiche, la natura offre spettacoli indimenticabili: la pittoresca ansa del Danubio, la visiopne della puszta, dove lo sguardo si stende a perdita d'occhio nel verde, fra greggi di pecore e oche, e la quieta superficie del lago Balaton, il „mare” ungherese, rinchiuso in una cornice di vigneti.
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